About

Il progetto: Worlds in a bottle

Wine lover – Traveller – Blogger: così mi presento in un progetto che parla della mia passione per il vino, del mio desiderio di viaggiare, del mio bisogno di scrivere e raccontare.
Scoprire la viticultura di paesi lontani, toccare con la mia mano i terreni e le uve, confrontare le filosofie di produzione e le tecniche, conoscere e dialogare con i produttori e degustare insieme il vino frutto del loro lavoro e della loro passione.
E allo stesso tempo cogliere l’opportunità di attraversare il mondo, avvicinarmi a nuove culture, parlare altre lingue, affacciare la vista su nuovi orizzonti, provare sapori estranei alla mia tradizione gastronomica…
Questa è l’idea, idea semplice, ma piena di ardore e l’ardire sta nel mollare la certezza di quel che si ha per seguire l’ebrezza di ciò che si potrà guadagnare in conoscenza ed esperienza.

Worlds in a bottles è un progetto fatto della stessa materia dei sogni, è il desiderio di andare lontano alla scoperta dei tanti mondi che stanno dentro una bottiglia di vino.

Chi Sono

Il mio nome è Laura, sono nata nel ’77 a Palermo dove ho vissuto fino alla maggiore età.
Gli studi, ma soprattutto la curiosità e l’irrequietezza dell’animo adolescenziale, mi portano a Bologna dove intraprendo il percorso universitario, la scelta cade sul DAMS.
Con Bologna è stato subito amore, i portici, Piazza Maggiore, Piazza Verdi, i centri sociali, le manifestazioni, i film d’essay, la scena contemporanea, i concerti, le feste…
Sono volati gli anni dello studio, della spensieratezza, delle amicizie, delle convivenze, degli amori, delle delusioni e delle conquiste.
Nel 2004 vengo assunta dalla Regione Emilia-Romagna per occuparmi di comunicazione per il Servizio Cultura.
Ho così la possibilità di scrivere e conoscere da vicino le realtà di spettacolo di cui avevo letto nei libri.

Dalla maggiore età ho sempre consumato alcolici: birre, vini, cocktail, distillati…
Mi piaceva la dimensione sociale del bere, quel senso di libertà e di frivolezza, di sincerità e di leggerezza d’animo.
Non davo importanza al gusto e al piacere edonistico delle bevande e del cibo. Ma il godimento derivato dal consumo esigeva spiegazioni.
Così, in punta di piedi, con una piccola dose di curiosità e interesse, entro nel mondo del vino.
Nel 2011 mi iscrivo al primo livello del corso di formazione per sommelier AIS, comincio a frequentare fiere ed eventi del settore ma sono ancora lontana, nel bicchiere comincio a scorgere profondità inaspettate ma non riesco ad esprimerle.
Sono comunque bevitrice più consapevole, il mio palato comincia ad affinarsi e a desiderare maggiore qualità.
Completo il corso di formazione professionale per sommelier AIS nel 2014.
Conoscere la produzione delle regioni d’Italia, degustare calici di DOCG e DOC espressioni autentiche di territori vocati, provare gli abbinamenti con il cibo, cominciare un percorso di visite in aziende a contatto con chi si prende cura della vite, sono state tappe obbligate per acquisire la passione e la determinazione.
Da lì è profondamente cambiata la mia vita, il mio rapporto con il vino e con chi lo produce, il mio rapporto con il cibo e con chi lo trasforma.
Nel 2015 ho frequentato un master in Enogastronomia e ospitalità all’Università di Bologna, ho realizzato due format radiofonici di argomento enogastronomico per la radio web RadioEmiliaRomagna (Cantine & Cucine e La Cultura del gusto).
Ho avuto così la possibilità di allontanarmi dalla mia scrivania e dalla routine del lavoro quotidiano per approfondire la conoscenza della mia regione di adozione, l’Emilia-Romagna, attraverso le lunghe conversazioni con produttori e chef che mi hanno educato ad apprezzare, con tutti i sensi, la qualità e il frutto del loro lavoro.
Le visite in azienda lungo lo stivale si sono intensificate… sete, sete, sete… dovevo trovare il modo di placarla.

Conoscevo da tempo la Scuola Internazionale di Cucina Alma, fondata da Gualtiero Marchesi a Colorno, e avevo sentito parlare di un Master per sommelier in gestione e comunicazione del vino realizzato in collaborazione con l’AIS.
Nel 2018 ho deciso di seguire questo percorso formativo che mi ha cambiato profondamente, che mi ha fatto entrare con la vista, con l’olfatto, con tutte le papille gustative, con tutta la profondità della riflessione e con lo sforzo della conoscenza, nel mondo del vino.